La salceta

I nostri vini biologici, con basso livello di solfiti, nascono in vigna e trovano in cantina la loro migliore espressione.

La Salceta, totalmente immersa e integrata nel territorio, si sviluppa con circa 10 ettari, di cui tre vigneti e quattro olivete.

Vigne collocate tra i 290 e i 320 metri s.l.m., a monte della via dei Setteponti, strada prima etrusca e poi romana con il nome di via Clodia.

 

Nonostante si tratti di tre parcelle a poca distanza l’una dalle altre è incredibile la diversità dei loro suoli. 

Caratteristiche diverse

Più limoso quello di Vigna Agna. Argilloso-limoso quello di Vigna Ruschieto, da cui produciamo Ruschieto sangiovese 100%, il nostro Osato, rosato e il cabernet franc per La Nocetta, il blend 60% sangiovese e 40% cabernet franc. Scistoso l’altro cru Vigna del Poggiolo, la terza vigna, impiantata con allevamento ad alberello tra il 2017 e il 2019, produrrà tra pochi anni il nostro quarto vino, orpicchio in purezza, antico vitigno autoctono a bacca bianca.

orpicchio

Da poco tempo abbiamo piantato una piccola vigna. Abbiamo scelto un terreno esposto benissimo, a sud, scistoso e roccioso, perchè quella era la riva, la banchina, del lago che nel pleistocene riempiva la nostra valle.

Abbiamo deciso un allevamento ad alberello, puntando ad ottenere una qualità maggiore con basse rese.

E abbiamo piantato l’Orpicchio. È un’uva a bacca bianca, che deriva direttamente dalla Visparola, che gli studi sul germoplasma hanno individuato come tipo ancestrale, l’antenata di tante tipologie. Era stata abbandonata dai contadini, tanto che il CREA, tra gli anni ’70 e gli ’80, ne trovò solo due piante. 

Si deve ai loro studi in un vigneto sperimentale, e a questa prima propagazione, la riscoperta e il recupero di questa varietà antica.

Dopo alcune piccolissime microvinificazioni stiamo adesso facendo esperienza con l’evoluzione e l’allevamento dell’Orpicchio. Stiamo conoscendoci, cercando di comprendere le sue esigenze.

Abbiamo aderito con piacere a G.R.A.S.P.O., l’associazione dei produttori dei vitigni antichi, perchè queste reliquie devono trovare il loro ambiente protetto, attento, ricettivo.

Qui troverete alcune foto dell’orpicchio, della foglia, del grappolo, delle prove che stiamo facendo, perché il nostro amore per questa terra e per allevare l’uva e fare il vino è scoperta e riscoperta, è un percorso di allargamento delle nostre competenze e capacità. Con umiltà, passione e gioia.

Questa la scheda tecnica della Regione Toscana

http://germoplasma.regione.toscana.it/MESI_Menu/Elemento.php?ID=523

"La mia scelta nel fare il vino è di non aggiungere nulla se non il necessario per proteggerlo, in bottiglia per me ci deve essere e sentire solo l'uva"

– Ettore Ciancico, Fondatore e Proprietario

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